Realizzazione sito - Beppe Petrullo                                                                                                                                                                    Articolo Scritto da Maristella  Dilettoso

 
 

 

 

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                                   Randazzo 3 ottobre – memoria del beato Domenico Spadafora

Dopo la festa del 10 settembre a Montecerignone, in coincidenza con l’introduzione del processo diocesano di canonizzazione del beato Domenico Spadafora, anche Randazzo, che gli diede i natali nel 1450, ha voluto dedicargli una cerimonia, il 3 ottobre, giorno in cui l’Ordine dei Predicatori ne fa memoria, con una concelebrazione nella Basilica di S. Maria. La data, non casuale, coincide con la traslazione dei suoi resti dal convento di S. Maria delle Grazie al Santuario di S. Maria in Recluso, dove il frate trascorse ben 30 anni, dedicandosi al bene delle anime. La concelebrazione è stata presieduta dal priore del convento di. S. Domenico in Catania, P. Vincenzo Nuara, che durante l’omelia ha ripercorso le tappe più significative della vita di Domenico, dalla nascita, da nobile famiglia feudale, all’ingresso, a 20 anni, nel convento riformato di S. Zita, a Palermo, agli studi a Perugia, a Padova, e poi alla predicazione, al capitolo di Venezia, alla nomina a Maestro in Sacra Teologia, fino alla fondazione del convento di Montecerignone, agli anni ivi trascorsi in umiltà, operosità, mortificazione e preghiera, concludendo con l’augurio che la sua santità possa incrementare, per i comuni interessati, un risveglio religioso, culturale e sociale. Erano presenti, preceduti dai rispettivi gonfaloni, sindaci e parroci di quei centri che in passato sono stati feudo della potente famiglia Spadafora: a fare gli onori di casa il sindaco di Randazzo, prof. Salvatore Agati, il parroco della basilica di S. Maria, don Enzo Calà, ed i maggiori esponenti del clero cittadino, P. Egidio Galati parroco di S. Nicolò, P. Carmelo La Rosa di S. Martino, P. Carmelo Torrisi del Sacro Cuore, da Maletto, già contea degli Spadafora, il sindaco Pippo De Luca ed il parroco don Alfio Longhitano, da Spadafora (ME) il sindaco Giovanni Giaimis ed il parroco don Giovanni Sottile, da Venetico (ME) il vicesindaco avv. Paolo Midiri ed il parroco don Antonio Merlino, che custodisce nella Chiesa madre del paese un’immagine del beato Domenico, offerta dalla famiglia Spadafora. Presente anche la prof.ssa Carmen Salvo, dell’Università di Catania, che presiede la commissione dei periti nel processo per la santificazione.

Maristella Dilettoso